Nicola Campogrande (*1969) La notte di San Nicola
Oper für junge Hörer [Soli,GCh,Orch] 2020 Dauer: 50' Text: Piero Bodrato
Chor: SATB – 2(Picc).2.2.2 – 4.2.3.1 – Pk.Schl(2) – Hfe – Str (Kb auch E-Bass)
Uraufführung: Bari/Italien, Teatro Petruzzelli, 25. Mai 2022
Personen: San Nicola (Bar) – Prima giovinetta (A) – Il padre (T) – Il macellaio (Bar) – Il ladro pratico (Bar) – Il capitano (T) – Il ladro buono (Bar) – Seconda giovinetta (Mez) – Terza giovinetta (S) – L’avaro (B) | La bambina (S)
Chor: Il popolo di Bari, Le donne del popolo, I marinai (SATB)
Due guardie, due bambini, ormeggiatori, clienti dell’osteria.
Nach einem Sturm gelangt ein Schiff heil im Hafen an. Der Kapitän berichtet, man habe San Nicola zu danken, der plötzlich unter den Seeleuten erschienen sei. Die Menschen befolgt dem Rat, beendet ihre dankbaren Gefühle jedoch bald, weil das Schiff gekommen ist, um Getreide für den Kaiser einzuladen. Da eine Dürre ausgebrochen ist, leiden die Menschen an Hunger. San Nicola erscheint im Hafen und überredet den Kapitän inmitten der allgemeinen Feierlichkeiten, einen Teil der Ladung am Land zurückzulassen.
Danach sucht San Nicola Aufnahme in einem Haus, an dem sein Bild außen zu sehen ist. Der geizige Bewohner des Hauses weigert sich indes und erklärt ihm, das Bild sei angebracht worden, um Diebe abzuschrecken, nicht um Pilger anzulocken. Enttäuscht entfernt sich San Nicola, als sich ihm ein Mädchen käuflich anbietet. Sie erklärt dem überraschten San Nicola, ihre Familie sei arm und ihrem Vater bleibe nichts Anderes übrig, als sie und ihre beiden Schwestern zu verkaufen. In diesem Augenblick kehrt der Vater nach Hause zurück und erklärt voll Freude, dass die Mädchen vom Metzger gekauft worden seien. Dann geht er wieder weg und lässt die drei Schwestern in Verzweiflung zurück.
In der Zwischenzeit kommen zwei Diebe, um in das Haus des Geizigen einzubrechen. Als der gute Dieb das Bild des Heiligen erblickt, will er den Plan verwerfen, doch der „praktische Dieb“ geht in das Haus und stiehlt drei Säcke Gold. Da erscheint San Nicola und zwingt die beiden Gauner, ihre Beute auszuhändigen. Er bewirkt ein Wunder, indem er die Säcke in Goldkugeln verwandelt und den drei Schwestern zuwirft.
Als der Vater wieder nach Hause kommt, berichtet er, dass der Metzger seine Absichten geändert und statt der Mädchen drei Jungen gekauft hat. Die Schwestern zeigen ihm aber die Goldkugeln: sie sind nun gerettet und haben dank San Nicola lange Zeit genug zu essen.
Die Szene verwandelt sich in die Schenke des Metzgers. San Nicola tritt ein, und der Wirt bietet ihm Fleisch an, das er trotz der Hungersnot bei sich gefunden hat. San Nicola willigt ein, bemerkt jedoch, dass die drei Jungen geschlachtet wurden. So bewirkt er ein weiteres Wunder und gibt ihnen ihr Leben zurück. Als der Metzger dies bemerkt, erschrickt er und bittet um Vergebung.
Das Finale spielt wieder am Hafen. Begleitet von freundschaftlichen und herzlichen Segenswünschen besteigt San Nicola das Schiff und verspricht wiederzukommen - in diese Stadt und auch in andere, wo immer er gebraucht wird.
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Dopo una tempesta, una nave arriva sana e salva in porto. Il Capitano spiega che bisogna ringraziare San Nicola, comparso all’improvviso tra i marinai. La folla esulta, ma l’entusiasmo finisce presto perché la nave è arrivata per caricare il grano destinato all’imperatore. E, poiché c’è una carestia, il popolo ha fame. San Nicola, sceso sulla banchina, interviene e convince il Capitano a lasciare in città una parte del carico, tra i festeggiamenti generali.
San Nicola cerca poi riparo presso una casa su cui vede appesa un’immagine di sé stesso. Ma l’avaro che vi abita lo respinge, spiegando che il dipinto serve a tenere lontano i ladri, e non ad accogliere i pellegrini. San Nicola, rattristato, si sta allontanando quando una fanciulla gli si propone in vendita. Il Santo è sbigottito e la fanciulla gli spiega che la sua famiglia è povera e al padre non è rimasto altro che vendere lei e le sue due sorelle. L’uomo, infatti, proprio in quel momento arriva a casa e annuncia contento che le ragazze sono state comprate dal macellaio. Poi esce, lasciando le tre sorelle disperate.
Due ladri, intanto, si avvicinano alla casa dell’avaro per svaligiarla. Il ladro buono, vista l’immagine del Santo, vorrebbe desistere; ma il ladro pratico entra e ruba tre sacchi d’oro. Arriva San Nicola, che si fa consegnare dai furfanti la refurtiva e li manda via. Con un miracolo, trasforma poi i sacchi in sfere d’oro e le lancia alle tre sorelle.
Nel frattempo il padre, rientrando a casa sconvolto, spiega che il macellaio ha cambiato idea, e al posto delle fanciulle ha preso tre bambini. Ma le figlie gli mostrano le sfere d’oro: sono salvi, e avranno cibo a lungo, grazie a San Nicola.
Si passa poi nella taverna del macellaio. Arriva San Nicola, al quale il padrone propone di mangiare della carne, che è riuscito a trovare nonostante la carestia. San Nicola accetta ma scopre che sono stati macellati tre bambini, e, di nascosto, con un miracolo li riporta in vita. Il macellaio, quando se ne accorge, chiede perdono, terrorizzato.
Il finale si svolge al porto. Tra saluti amichevoli e affettuosi, San Nicola si imbarca nuovamente, ma promette di tornare, in quella e in altre città, dovunque ci sarà bisogno di lui.